viernes, 27 de junio de 2014

Repercusión de la obra de Pasqualino Bongiovanni



“Al sur de las cosas” – Buenos Aires, 2012


Al sur de las cosasAl sur de las cosas – A sud delle cose
(edición bilingüe) – Artnovela Ediciones – Buenos Aires (Argentina), 2012 – pp. 205
traduzione di José M. Carcione
ISBN: 978-987-21849-8-8

Come il poeta di tango, Bongiovanni possiede anche la bravura di raccontare il suo Sud interiore. Questa poesia, nella quale l’autore descrive la sua terra e la sua gente, nello stesso modo in cui Luis Franco e Atahualpa Yupanqui raccontarono il Sud di queste parti dell’America, acquisisce una condizione planetaria, che supera la sfera del locale per raccontare e denunciare la realtà di un Sud universale e il sentire di ogni essere umano che lo abita e lo soffre.
José M. Carcione
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“Al sur de las cosas” di Pasqualino Bongiovanni è un libro pericolosamente silenzioso. Nel suo stile pacato, puro e semplice si nasconde la drammaticità, il grido contenuto e la tragedia di ogni giorno. “Al sur de las cosas” è un libro universale come il pane e l’acqua, poiché parla anche del nostro Sud americano.
Fredy Yezzed
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Nel poeta italiano Pasqualino Bongiovanni, si percepisce un mestiere tormentato, ardimentoso, tecnica e lavoro associati a un innegabile talento per trovare la parola giusta, l’aggettivo esatto, il verbo preciso. Le sue poesie, lo trascendono e diventano presenze palpabili, esseri e paesaggi che si insediano nell’animo di chi legge. E di modo che, in questo miracoloso istante di vincolo intenso, di rivelazione, di sentimento condiviso, poeta e lettore, vivono l’itinerario dell’anima, il sacro senso della Poesia. Senza dubbio, un miracolo che gli dei destinano a pochi poeti. Pasqualino Bongiovanni è uno di quelli.
Marita Rodriguez-Cazaux
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Nella poesia di Bongiovanni […], secondo l’insegnamento gramsciano, il pessimismo della ragione diviene ottimismo della volontà. […] Questa è la lezione del giovane poeta, una lezione indirizzata prima che ad altro, alla stessa poesia del Sud che nei suoi versi ha trovato le “parole nuove”, non allineate, che si fanno strada per conto proprio, senza particolarismi o marginalità. E’ un poetare che è di ogni Sud.
Anna Stella Scerbo

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